In giornata

SESTRI LEVANTE – MONEGLIA

SESTRI LEVANTE – RIVA TRIGOSO – PUNTA BAFFE – MONEGLIA

Oggi vi voglio raccontare di una zona della Riviera di Levante meno conosciuta delle vicine Cinque Terre e del Monte di Portofino, ma altrettanto suggestiva e varia.

Si parte da Sestri Levante, personalmente uno dei borghi più belli e autentici di questa parte di Liguria, per raggiungere Punta Manara, un imponente promontorio roccioso che si stacca dalla costa come la prua di una nave, dalla quale si possono godere panorami da togliere il fiato. Si attraversa poi il paese di Riva per risalire alla torretta di Punta Baffe, in una zona che si sta finalmente riprendendo dal devastante incendio del 6/7 settembre del 2004, per proseguire, immersi nella macchia mediterranea e con il mare sempre presente, fino a Moneglia.

A mio avviso, la caratteristica principale di questa località, oltre all’evidente bellezza naturale, sta nella particolarità delle sue vie di accesso. Non ha un casello autostradale (quello più vicino è molto lontano e scomodo) mentre le altre due vie di comunicazione verso levante e verso ponente seguono il tracciato della vecchia ferrovia, quasi tutto in galleria e percorribile solo a senso alternato.

La viabilità è regolata da semafori temporizzati e sincronizzati con il verde ogni 20 minuti, per cui quasi sempre,per entrare e uscire dal borgo, si è costretti ad una pausa forzata. In un’epoca come questa, nella quale la velocità è diventata una costante del nostro quotidiano, queste pause diventano a mio avviso un toccasana. Si spegne il motore della macchina, si scende, si guarda il mare, ci si prende il tempo per non fare assolutamente niente, un esercizio che sarebbe da praticare un po’ più spesso.

DESCRIZIONE

K 15,2     D+ 620   4.30/5.30 h

Dal “caruggio” centrale di Sestri Levante, via XXV Aprile, circa a metà strada in direzione della chiesa, imboccare sulla sinistra il vicoletto sotto un arco e subito a sinistra in direzione della targa in ceramica che segnala Punta Manara, seguendo il segnavia due quadrati rossi.

Si sale per Salita Mandrella, una tipica “creuza”ligure circondata da alti muri a secco, fino ad arrivare nel piano dove, lasciate le ultime case, la vista si apre verso la Punta e verso la penisola di Sestri con la bellissima ed unica Baia del Silenzio.

Poco più avanti, ad un trivio, proseguiamo diritti su sentiero in salita su rocce e pini.

Il percorso prosegue alternando leggeri saliscendi a tratti in piano, per rimanere poi in piano fino alla punta. Ci troviamo circondati dagli arbusti della macchia mediterranea come il corbezzolo, l’erica arborea, il cisto, il mirto, il lentisco e la ginestra. Con un po’ di attenzione si possono ancora riconoscere alcune querce da sughero ormai rarissime nelle nostre zone, testimoni di come un tempo il clima sul promontorio fosse molto più caldo e asciutto.

Sempre in piano arriviamo sul crinale di Punta Manara, il sentiero proseguirebbe sinistra ma noi svoltiamo a destra per salire sulla scalinata in mattoni che ci conduce sul piano sommitale del promontorio.

Qui troviamo i resti delle classiche torri di avvistamento, ma soprattutto possiamo meravigliarci della vista del mare sotto di noi e della costa.

Torniamo sui nostri passi fino all’ultimo bivio e imbocchiamo in salita il sentiero in direzione di Riva Trigoso . Ancora un pezzo in piano nel bosco e arrivati ad un bivio, seguiamo il tratto in discesa su scalini e roccette quindi, attraversando villette e terrazze coltivate, arriviamo alla frazione di Ginestra.

Da qui sempre in discesa su lastricata, arriviamo alla strada asfaltata e giriamo a destra in direzione mare fino al paese di Riva. Giunti quasi in passeggiata giriamo a sinistra, attraversiamo il ponte, passiamo dietro ai cantieri navali per raggiungere la strada che da Riva porta alle gallerie per Moneglia. Noi svoltiamo a sinistra per girare dopo poco a destra prendendo la strada in salita in direzione di Valle Lago. Arrivati in cima alla fine della curva, prendere la sterrata sulla destra che sale in direzione di Punta Baffe.

La strada sterrata sale dolcemente con tornanti fino a diventare un vero e proprio sentiero; da qui la vista si apre sui cantieri e su Punta Manara. Questa zona assolata, arida e priva di vegetazione “matura” è stata tra le più colpite dall’incendio del 2004; solo adesso si iniziano a vedere i primi arbusti che provano a colonizzare nuovamente il terreno devastato dal fuoco.


Più avanti prendiamo il bivio a destra che in breve ci conduce alla torre di Punta Baffe.

Altra doverosa sosta: verso ponente la vista su Riva e Punta Manara, a levante Punta Mesco e sotto di noi Vallegrande con l’agriturismo Nuanatua che, come il resto della zona, si sta lentamente riprendendo dai danni subiti.

Torniamo sui nostri passi e continuiamo sul crinale del vallone di Vallegrande con un bel percorso aereo e rilassante. Nei pressi di un’area pic-nic prendiamo decisamente a destra in direzione di Moneglia.

Il sentiero, quasi sempre in piano, alterna tratti nel bosco a zone più aperte ed aeree. Tralasciamo i bivi per il M.Comunaglia e per il M. Moneglia e seguendo il segnavia una riga ed un pallino rossi, iniziamo a scendere verso Moneglia.


Attraversiamo ora un bosco di lecci per incontrare poi le prime case del paese, quindi una strada asfaltata in discesa molto ripida circondata da belle villette e scorci sul paese. Da qui seguendo i segnavia ed i cartelli si arriva in breve a Moneglia nella zona della stazione ferroviaria, oppure proseguendo diritti si giunge al centro del paese e sulla passeggiata.


Un commento per "SESTRI LEVANTE – MONEGLIA"

  1. Giusi ha detto:

    Passeggiata stupenda che prima o poi vorrei fare, magari in primavera.

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