UNO STRAORDINARIO UOMO NORMALE
Quella di Manfredi Salemme, è la storia straordinaria di un uomo normale : pur non essendo mai stato un professionista dello sport, lo ha sempre praticato, e una volta giunto alla pensione, ha deciso di mettere alla prova se’ stesso in numerose imprese che lo hanno portato a percorrere migliaia di km a piedi.
Manfredi nasce a Portovenere nel 1947 e per molti anni, la sua vita scorre tranquilla, come quella di moltissime altre persone, dividendosi tra la famiglia ( moglie e due figli ) e il lavoro in banca.
Da sempre appassionato di sport all’ aria aperta e soprattutto di cammino, all’ età di 58 anni, finalmente libero dagli impegni lavorativi, decide di attraversare a piedi tutti i 440 km dell’ Alta Via dei Monti Liguri, partendo da Ventimiglia, e questo sarà il primo di quelli che egli poi chiamerà Guya Trekking , dal nome della su nipotina.
Come egli stesso spiega in una bella intervista a Primocanale del 2014, di cui troverete il link in fondo all’ articolo, questa prima lunga traversata ha fatto scaturire in lui il desiderio di mettersi nuovamente in cammino, confrontandosi con una distanza ancora maggiore.
Ecco allora il nuovo progetto: percorrere l’ Italia a piedi, partendo da dove l’ Alta Via dei Monti Liguri lo aveva condotto la prima volta, fino alla Sicilia, superando a nuoto lo Stretto di Messina.
Proprio così: 2000 km, tre mesi per attraversare l’ intera penisola passo dopo passo. Un lungo ed emozionante cammino che egli stesso racconta nel suo libro “Niente è per caso”.
Nel 2010 si reca in Nepal, un luogo di cui si innamorerà profondamente , e di cui parla nel libro “Fuori dalle rotte, fuori dal tempo.”
Manfredi è un camminatore solitario ( “cammino possibilmente da solo, per non venir distratto dalle parole “ ) , ma diventa anche testimonial di A.D.M.O. , ideando l’ evento Mons Gibel, un trekking a tappe che ancora oggi si tiene annualmente in sua memoria, in Sicilia, per sensibilizzare i giovani sul tema della donazione del midollo osseo.
Le sue imprese ( di cui trovate l’ elenco completo in fondo all’ articolo ) diventano oggetto di studio da parte della Facoltà di Scienze Motorie dell’ Università di Verona che decidono di tenere monitorato il suo fisico durante alcune delle sue performance, come le 24 , 36 e 48 ore di cammino consecutive, per comprendere i meccanismi motivazionali ed emozionali che entrano in gioco durante lo sforzo fisico in una persona in età avanzata.
Nel 2013, di ritorno dal Mons Gibel, gli viene diagnosticata una grave malattia. E’ un duro colpo, ma Manfredi non si lascia scoraggiare: inizia a curarsi, e continua con i suoi allenamenti, migliorando in alcuni casi i tempi delle sue prestazioni, e soprattutto continuando a progettare nuovi viaggi e nuove sfide.
Australia, Penisola di Kamchatka, Marocco..questi sono solo alcuni dei trekking che Manfredi aveva iniziato a studiare e preparare, ma che purtroppo non ha avuto modo di realizzare, perchè in poco più di un anno, la malattia l’ ha portato via.
Manfredi Salemme , grazie alla sua profonda determinazione e al suo coraggio nell’ affrontare non solo nuove strade, ma anche la sofferenza, è stato ed è tutt’ oggi fonte di ispirazione per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, o anche per chi, come me, ha semplicemente avuto modo di conoscere la sua storia.
“La vita scorre, talvolta neppure ci accorgiamo del tempo che passa: ore, giorni, settimane vissuti in maniera anonima, senza lasciare tracce. …Tenetevi stretti i sogni, perché se i sogni muoiono la vita è un uccello con le ali spezzate che non può volare..” M.Salemme
ELENCO COMPLETO DELLE SUE IMPRESE
Guya Trekking 2005 – 440 km sull’ Alta Via dei Monti Liguri
Guya Trekking 2008 – 2000 km dal Nord al Sud Italia
Guya Trekking 2009 – Via Alpina 2200 km tra Slovenia, Austria, Germania, Francia Svizzera
GR20 CORSICA – 180 KM giugno 2010
SENTIERO GEA – 400 KM luglio 2010
MUGU NEPAL – 250 KM ottobre 2010
ULTRA ENDURANCE 12, 24 , 36 e 48 ore non stop
DORSALE DEI NEBRODI E ETNA – Agosto
INDIA – Rajasthan