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PAROLA D’ORDINE LEGGEREZZA

PAROLA D’ORDINE LEGGEREZZA

Leggerezza è forse il termine che meglio rappresenta il nuovo modo di affrontare il mondo delle attività outdoor, dal camminare alla corsa, dal trail all’alpinismo .
Leggerezza nell’approccio mentale all’attività che si sta svolgendo, nella ricerca di un benessere interiore e a una condizione di salute generale positiva.

Leggerezza anche nello stretto indispensabile che vogliamo portare con noi nelle nostre camminate, quello che può servire e nulla di più.

In questo le attrezzature per l’outdoor negli ultimi anni hanno fatto passi da giganti, la tecnologia nata in altri settori ha rivoluzionato l’intero ambiente. La ricerca della leggerezza non ha compromesso però la qualità e la resistenza delle attrezzature.

Superato il concetto che il peso di un materiale corrisponda alla robustezza e all’affidabilità, si è capito che ogni grammo risparmiato equivale a un minor dispendio di energia e a un maggior benessere psico-fisico: tessuti tecnici con spessori sempre più sottili, indici di impermeabilità e di isolamento impensabili fino a poco fa, fibre comprimibili per ingombri minimi, materiali traspiranti ma impermeabili.

Le aziende più importanti continuano ad investire nella ricerca per produrre materiali sempre più performanti, dall’abbigliamento alle scarpe, dagli zaini alle attrezzature tecniche.

Il consiglio è quello di acquistare con molta cura quello di cui si ha bisogno; quando si cammina per ore o giorni portando sulle spalle tutto quello che può servire, si capisce il concetto di indispensabile ed utile.

La famosa frase di Totò “è la somma che fa il totale” trova un’applicazione molto concreta nel momento in cui prepariamo lo zaino per le nostre avventure. Chiunque di noi ha sperimentato la delusione di sollevare lo zaino preparato con la massima cura e ritrovarsi schiacciati e sconfortati dal peso finale.

 Il concetto di leggerezza dello zaino è forse di recente sviluppo. Negli ultimi anni tutte le aziende hanno puntato su due concetti : leggerezza e traspirabilità della schiena. Premesso che uno zaino non basta, meglio averne di dimensioni differenti a seconda dell’uso: un 20 lt compatto per le gite in giornata, un 38/42 lt per quelle di più giorni e nel caso uno più grosso per grandi cammini o trekking impegnativi.

Quasi tutti i prodotti delle aziende più importanti hanno sistemi evoluti per evitare il contatto e la sudorazione tra schiena e dorso dello zaino, spallacci ergonomici che non tagliano i muscoli e fasce lombari per scaricare parte del peso. A seconda poi dell’utilizzo, si possono scegliere modelli con tasche laterali, apertura centrale, alloggio per la sacca idrica etc…

Anche le calzature da outdoor hanno avuto un’evoluzione in questa direzione. La stessa mitica Vibram, grazie alle nuove tecnologie, è riuscita a limitare lo spessore e il peso della suola, senza comprometterne la stabilità e la tenuta. Le membrane in Goretex, sempre più sottili e morbide, garantiscono la massima impermeabilità anche alle scarpe più leggere.  La regola è la stessa che vale per gli zaini, una solo non basta. Possiamo scegliere scarpe leggere più basse per escursioni su terreni facili con meteo favorevole o scarponi più alti e robusti per terreni rocciosi e instabili in camminate invernali.

Nell’abbigliamento poi c’è stata la rivoluzione più visibile. Vale sempre il concetto di vestirsi a strati da togliere e mettere a seconda delle condizioni.

Indispensabile un guscio esterno in Goretex o di materiali simili per proteggersi dal vento e dalla pioggia, che può essere più o meno pesante a seconda delle condizioni di utilizzo. A mio parere scegliere modelli con le cerniere di aereazione, quando in salita il corpo produce calore, grazie alle aperture si evita il fastidioso effetto sauna.

E poi termiche, piumini ultraleggeri e comprimibili, windstopper,magliette traspiranti, i nomi tecnici si sprecano ma tutto punta alla leggerezza, alla traspirabilità e alla comprimibilità.

Negli ultimi tempi si assiste anche ad una ricerca per svincolarsi dai materiali di derivazione sintetica a vantaggio dei tessuti naturali biologici come il cotone organico, la lana, il lino e il bambù. Questi garantiscono l’assenza di sostanze chimiche e una maggior attenzione alla sostenibilità per l’ambiente. Sono molti gli sportivi che sono tornati ad utilizzare tessuti naturali biologici, trovando ottime prestazioni per traspirabilità e resistenza agli odori.

Quindi prepariamoci a partire, con uno stato d’animo leggero e aperto al mondo e con meno chili sulle spalle per goderci sempre di più il nostro viaggio.

FONTI
VIBRAM GORE-TEX SALOMON SALEWA DEUTER LA SPORTIVA NORTH FACE


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