Detto, fatto. Da un’idea buttata li per caso in uno di quei giorni dove si fanno mille progetti per le uscite future, ci ritroviamo con Giulia e Sergio alla partenza della GT6 sulla spiaggia di Marina di Carrara, con un meteo che non sembra riservare nulla di buono.
Ma l’atmosfera è di quelle giuste, musica, colori, adrenalina e tensioni al punto giusto, le gambe hanno voglia di cimentarsi su questi 32 km ma soprattutto sui 2200 mt di dislivello che serviranno per arrivare in cima al Monte Sagro. E’ un percorso che ci affascina, molto logico e naturale e fa una certa impressione osservare dalla spiaggia la cima del monte che sembra essere così lontano e alto.
E’ una manifestazione ben organizzata, con tre sezioni, Trail, Bike e Walk, aperta cioè anche ai camminatori come noi. La sezione Walk è la più numerosa e l’unica non competitiva ! Ho scoperto da poco che ogni tanto è bello partecipare a questi eventi, tante persone che condividono la stessa passione, si respira un bel clima, rilassato, c’è la consapevolezza di essere qui tutti con lo stesso obiettivo: divertirsi, mettersi alla prova sfidando se stessi e arrivare alla fine non troppo rovinati.
Sono quei momenti in cui ti senti al posto giusto, nel momento giusto e con le persone giuste…pronti via, si parte.
K 32 D+ 2200 mt 7 h
Non starò a descrivere nei dettagli tutto il giro, sul sito della GT6 potete trovare le tracce e tutti i dettagli del caso.
Proverò a ripercorrere solo le tappe principali. Si parte dalla spiaggia di Marina di Carrara, subito davanti alla piazzetta di Largo Giuseppe Taglierico, e percorrendo alcune vie secondarie per qualche chilometro si raggiunge Fossone, dove si imbocca via del Fossone Alto e si iniza a salire. Prima su stradina e poi si sentiero si arriva a Fontia mt 350. Da qui sempre in salita verso Castelpoggio mt 550, attraverso boschi di castagno e aeree viste sulla costa e Montemarcello.
Da Castelpoggio inizia un lungo sentiero che si sviluppa quasi sempre nel bosco, molto umido e un pò soffocante, che termina con numerosi tornanti sulla strada asfaltata in località Gabbellaccia 895 mt.
Si attraversa la strada asfaltata e si imbocca il sentierino in salita che prende subito quota. Si inizia a respirare meglio, la vegetazione inizia a cambiare e le gambe sono ormai calde e girano senza problemi.
Si continua sempre nel bosco di faggi, e finalmente si giunge in una grande radura panoramica. Si prosegue ancora in salita fino al bivio Foce Pozzi mt 1220 mt. e finalmente si arriva in vista delle prime cave di Marmo e del Monte Sagro, alla foce Pianza.
Qua inizia la salita alla cima del Monte Sagro, che si osserva in tutta la sua estensione, il paesaggio è completamente spoglio, senza vegetazione, una piramide di 500 mt da salire in un sol fiato.
In realtà questa è l’unica vera salita degna di questo nome, 500 mt in pochissimo spazio e quasi sempre fatta sulla linea di massima pendenza. Si procede con il proprio passo, ma con la consapevolezza che ormai si è arrivati.
In realtà la cima non è così vicina come sembra, complice il forte vento e le persone in fila non è facile mantenere un ritmo costante ma un passo dietro l’altro ed eccoci arrivati.
La discesa segue per un pezzo l’ultima parte di salita per poi girare a sinistra e compiere un largo e dolce arco. Dal crinale la vista sulle cave e sulla costa è splendida, aerea. Si prosegue ancora quasi in piano su bianche rocce calcaree e in poco ci troviamo all’arrivo a Foce Pianza mt 1289.
Alla fine la fatica è stata meno di quella prevista, il dislivello è importante ma diluito su una lunga distanza non pesa, rimane l’ultimo strappo per la cima del Monte Sagro a tirare veramente i muscoli ed il fiato, ma per il resto con un discreto allenamento è alla portata di tutti.
Camminare è spesso una questione di testa e di volontà più che di prestazione fisica.
Studio grafico: Loris Astesano
Realizzazione: Alberto Reineri