1,6 KM D + 50 0.30 h – riferiti al solo tragitto di andata, fino al borgo di Molinetti
Saro’ sincera: mi sono chiesta un po’ di volte se fosse il caso di scrivere un pezzo su questo luogo, perchè una parte di me avrebbe voluto custodirlo gelosamente per sè. D’ altro canto ho sempre ritenuto un vero peccato che un posto così incantevole e facilmente accessibile, fosse ancora poco conosciuto, anche dalle persone che abitano a Genova e dintorni.
La valle del torrente Nervi, che si trova subito alle spalle della città, è una sorta di oasi che nel tempo è riuscita a sottrarsi all’ urbanizzazione, grazie ad una delibera comunale che l’ ha vincolata come bene ambientale. E’ caratterizzata non solo dalla presenza di una serie di pozze dall’ acqua limpida e dalle colorazioni suggestive, che vanno dal verde all’ azzurro , ma anche dalla presenza delle tracce dei numerosi mulini che tra la fine dell’ Medioevo, e gli inizi dell’ Ottocento, vi si trovavano.
Raggiungere il primo di essi, che è anche il più ampio, è molto semplice e richiede non più di una mezz’ ora di cammino.
Dal centro di Nervi si imbocca via del Commercio e si risale fino ad un bivio, dove dovrete tenere la destra proseguendo in direzione del cimitero, dal quale si prosegue fino al termine della via e si imbocca la ripida strada che si trova sulla destra ( Via superiore Torrente Nervi ) e si posteggia in prossimità di Via Molinetti di Nervi, una stradina collinare transitabile solo a piedi ed in moto.
Una volta lasciata la macchina si imbocca la creuxa, che risale per circa 1,5 km la valle tra il Monte Giugo ed il Monte Fasce, passando sotto il viadotto dell’ A12 e giungendo infine al piccolo borgo di Molinetti.
Qui l’ associazione Laghetti di Nervi ha recuperato alcuni edifici legati alla vita contadina e ne ha fatto una struttura ricettiva che offre la possibilità di approfondire la conoscenza di questo territorio e di partecipare a laboratori ed attività escursionistiche e di turismo sociale, all’ insegna della riscoperta del partimonio storico e naturalistico del territorio.
Ai piedi del borgo si trova il primo fra i numerosi laghetti, nonchè uno tra i più grandi, in cui confluiscono sia le acque che scendono sia dal Monte Giugo , che quelle che scendono dal Monte Fasce.
L’ acqua è molto fredda, ma è impossibile resistere alla tentazione di tuffarsi dallo scoglio che lo sovrasta e farsi una nuotata circondati dagli alberi e dalla vegetazione.
Proseguendo sulla destra si trovano numerosi altri laghetti, cui si giunge tramite un sentiero che diventa via via più impervio, soprattutto perchè poco battuto. Il mio consiglio è quindi quello di munirvi di scarpe da scoglio e un po’ di spirito di avventura e risalire direttamente il torrente.
L’ ultima volta che sono stata in questo posto splendido , ho avuto la fortuna di incontrare , durante la risalita, Roberto , appassionato di fotografia e profondo conoscitore del luogo, che ha condotto me, mio figlio e le sue amiche, fino al Lago Strega, a circa mezz’ ora di cammino dal primo lago, mostrandoci il percorso dell’ acquedotto e i resti di un antico mulino ormai avvolto dalla vegetazione.
La risalita è stata emozionante, tra piccoli canyon, cascatelle e rocce ricoperte di vegetazione: un’ esperienza che credo e spero non dimenticheranno facilmente.
I laghetti del torrente Nervi sono un ottima alternativa al mare durante i mesi estivi, poichè offrono la possibilità di rinfrescarsi, ma anche e soprattutto di rigenerarsi e di godere di una natura pressochè incontaminata, seppur così vicino alla città.
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Studio grafico: Loris Astesano
Realizzazione: Alberto Reineri