Ve lo dico subito, se soffrite di vertigini quella di cui sto per parlarvi non è un escursione che fa al caso vostro, ma se invece amate i panorami mozzafiato e le discese a picco sul mare, non potete in nessun modo perdervela.
Se volete evitare la folla delle spiagge e avete un buono spirito di adattamento ( dimenticatevi lettini, docce e anche la sabbia) , non vi resta che raggiungere questo luogo selvaggio e stupendo che si trova in Provincia di La Spezia, nella magnifica cornice del Parco Nazionale delle Cinque Terre tra Portovenere e Riomaggiore.
Con il termine “bozi” in dialetto spezzino, si indicano delle pozze naturali dove si raccoglie l’ acqua. Quelli di Punta Pineda, sono racchiusi dalla scogliera, e fino alla prima metà del secolo scorso venivano utilizzati dalla gente del posto per ricavare il sale dall’ acqua marina.
La particolarità di questo luogo, è il fatto che l’ acqua raccolta in questi vasconi naturali in roccia, pur non essendo stagnante perchè continuamente rinnovata dall’ andirivieni delle onde, è pressochè tiepida e molto salata.
Immergervisi, e magari alternare un bagno caldo, ad uno freddo in mare aperto è una sensazione bellissima, senza contare che, essendo un luogo non particolarmente agevole da raggiungere, potrebbe anche capitarvi di avere l’ intera scogliera tutta per voi.
L’ imbocco del sentiero che conduce ad essi si trova sulla Litoranea che da Portovenere conduce alle Cinque Terre, dopo la galleria Biassa in prossimità di un bar con una terrazza a picco sul mare che si trova proprio sulla strada , sul versante sud, e in cui vi consiglio di fermarvi al ritorno per gustarvi un bel piatto di acciughe, che sono una loro specialità.
Immediatamente prima del bar si trova una scalinata. Da questo punto in poi non vi resta che procedere sempre in discesa ( ignorate le due deviazioni in piano dopo circa 300 metri dalla partenza) su un sentiero che si trasforma poi in una ripidissima scalinata in pietra che conduce fino al mare e che da alcuni punti sembra gettarvisi dentro.
Ovviamente, dopo la giornata trascorsa a tra un bagno caldo e uno freddo, vi toccherà risalire fino alla strada, impresa abbastanza faticosa, ma vi assicuro che vale la pena farlo.
Il mio consiglio è quello di aspettare il tramonto per risalire, in primo luogo per godervi lo spettacolo, e secondariamente per evitare le ore più calde.
Un altra raccomandazione è quella di indossare scarpe da trekking, o comunque da ginnastica, assolutamente vietate ciabatte e infradito, perchè il sentiero è impervio e molto esposto. Portate inoltre con voi una buona scorta d’ acqua perchè non ne troverete..a meno che non vogliate risalire fino al bar!
Studio grafico: Loris Astesano
Realizzazione: Alberto Reineri
Non vedo l’ora di andare…..magari a settembre o meglio ottobre….ma ci posso portare il peloso? Diciamo che è abbastanza spericolato…… grazie!