Oggi vi porto sul M.Caucaso con il bel sentiero ad anello che parte dal passo della Scoglina. Una delle cime più panoramiche del nostro entroterra, al confine tra la Valle d’Aveto e la Valfontanabuona.
Questo anello è una bella alternativa, più lunga e un po’ più faticosa, alla classica salita da Barbagelata.
Dalla Val Fontanbuona si percorre la strada in direzione di Favale di Malvaro per proseguire fino al Passo della Scoglina mt.926 dove si lascia la macchina.
Gli ambienti attraversati sono i classici paesaggi del nostro Appennino. Boschi di Faggio, torrenti scavati nella roccia, crinali con vista sulla costa e sulle cime dell’entroterra, con in più la presenza del Rifugio M. Caucaso, ottimamente gestito da Patrizia e Maurizio.
Dal rifugio si può godere di una delle più belle viste e complete del nostro Appennino.
Il sentiero inizia dal passo della Scoglina 926 m, in prossimità dei tavoli da pic-nic vicino ai cartelli informativi.
Il sentiero ad anello per il M.Caucaso inizia dal passo della Scoglina. Si sale nel bosco seguendo il segnavia tre pallini rossi, poi si piega subito verso destra seguendo il crinale, con splendidi affacci sulla valle di Malvaro e sul Monte Ramaceto e, più avanti, sulla costa del Tigullio in lontananza.
Questa prima parte del sentiero è veramente appagante, specie nelle giornate di sole invernali quando i colori sono netti e l’aria secca e fredda stimola il movimento.
Continuiamo sul sentiero principale fino ad incrociare una strada sterrata che si attraversa in direzione dei tre pallini rossi in leggera discesa.
Si guada il letto del torrente Aveto e si prosegue verso sinistra nel bosco, inizialmente di Abeti e poi di Faggio. Attraversiamo alcune volte il torrente per continuare poi sul lato destro camminando in un bel bosco fino a raggiungere una piccola sella con una splendida vista.
Si prosegue sulla destra in salita su un tratto aperto e assolato, fino ad incrociare un altro sentiero sulla sinistra in direzione Acquapendente – Caucaso che imbocchiamo in leggera salita.
Giratevi alla vostra sinistra per ammirare il panorama, una breve pausa rigenerante.
Ora in discesa con alcuni stretti tornanti su fondo sassoso scavato dall’acqua piovana fino ad arrivare a guadare il ruscello che poco più in basso forma la caratteristica cascata dell’Acqua Pendente.
Poi a destra seguendo le indicazioni per il rifugio M.Caucaso , un triangolo rosso, affrontando un sentiero in forte salita che in una ventina di minuti ci porta al pianoro poco prima del rifugio.
Ancora pochi passi del nostro sentiero ad anello e arriviamo alla cima erbosa del M.Caucaso 1245 mt, dove sorge la Cappelletta costruita nel 1940, dedicata alla Madonna della Pace. Poco sotto troviamo il rifugio M.Caucaso, costruito sui ruderi di una casermetta della seconda guerra mondiale.
La vista si apre a 360 gradi su una successione di valli e crinali che degradano verso la costa. A sinistra la baia di Sestri Levante, a destra il Monte di Portofino, in lontananza le Alpi.
Splendida nelle giornate di tramontana con il cielo pulito che si confonde con il blu del mare, affascinante subito dopo le burrasche, con un mare di nuvole rotto dai primi raggi di sole.
Da molti anni il rifugio è ottimamente gestito da Patrizia e Maurizio e grazie alla loro presenza la zona è tornata ad essere frequentata in modo costante.
Chi si avvicina per la prima volta a questa struttura deve sapere che il rifugio non ha una sorgente di acqua. Maurizio con il suo trattorino si carica l’acqua e la trasporta da Barbagelata fino al rifugio. Questa, oltre a quella piovana raccolta in cisterna è l’unica fonte di approvvigionamento idrica del rifugio.
Solo quando viene a mancare o è razionata ci si accorge dell’importanza vitale dell’acqua. Patrizia e Maurizio lo sanno bene per cui si sono adoperati al massimo per non sprecarla e non farla sprecare. Da qui l’utilizzo di piatti, posate e bicchieri di plastica compostabili nell’umido, in modo da ridurre i consumi e limitare l’impatto dei rifiuti sull’ambiente.
Dal rifugio torniamo indietro sui nostri passi per prendere a sinistra il sentiero in leggera discesa segnato con il triangolo rosso.
Questo diventa presta una bella stradina sterrata che attraversa uno splendido bosco di faggi.
Scendendo ulteriormente incrociamo sulla destra un sentiero che ci riporterebbe sui nostri passi fino al passo della Scoglina ma che ignoriamo se vogliamo completare l’anello descritto.
Continuiamo a scendere fino a camminare quasi in piano sulla sterrata diventata ora più larga. Alcuni sali e scendi e arriviamo ad incrociare la strada asfaltata nei pressi del monumento ai caduti.
Seguiamo la strada a sinistra verso l’abitato di Barbagelata 1115 mt, il borgo più alto della provincia di Genova. Nei pressi del cartello che segnala l’inizio del paese imbocchiamo il sentiero sulla destra segnato con l’indicazione Alta Via che ci condurrà al punto di partenza.
Nella prima parte il fondo si presenta sconnesso, in quanto eroso dall’acqua piovana, per cui prestare attenzione a dove si poggiano i piedi. Scendendo la traccia migliora fino a diventare una stradina boschiva che ci condurrà fino alla strada asfaltata che sale al passo della Scoglina, che si trova poche centinaio di metri sulla destra.
Un bel giro, poco impegnativo, adatto a tutte le stagioni.
Studio grafico: Loris Astesano
Realizzazione: Alberto Reineri
Grazie,una spiegazione chiarissima,un posto incantevole
grazie a te
Fatto ieri!
Grazie per la descrizione del percorso chiara e precisa.
Veramente una bella camminata con panorami fantastici!
Grazie a te, posti splendidi!