L’anello dei mulini di Campodonico, un bellissimo sentiero di Chiavari dove cammini accompagnato da straordinarie opere in pietra: crêuze, muri, fasce terrazzate, casolari o scalinate. Nella valletta del rio Campodonico possiamo intravedere ancora quel poco che rimane dei mulini che operavano nella valle. Difficile immaginare come fosse tutto coltivato e tenuto in ordine, vissuto ed operoso.
Da San Pier di Canne cercare i segnavia tre pallini pieni rossi e raggiungere il palazzetto dello sport dove, attraverso il ponticello sulla destra, si percorre la valle del rio Campodonico. Lungo questa tratta si scorgono i resti degli antichi mulini, alcuni dei quali hanno ancora le ruote.
Provate ad immaginare l’ambiente che avete intorno come poteva essere fino ai primi del ‘900. Fasce coltivate e curate, boschi potati e tenuti a regime per fare la legna, il rio con gli argini percorribili a piedi e lungo la mulattiera un via vai di carri, muli, persone che si spostavano per lavorare nei campi, portare le merci a Chiavari e per tutte le faccende della vita, sempre e rigorosamente a piedi.
Percorrendo il sentiero di Chiavari, l’anello dei mulini, arriviamo nei pressi di un’edicola votiva da dove si costeggia il fiume fino alla passerella sul rio Sanguineto.
Attraversato il rio sul pontino inizia la pedonale “dei passaggi”: una scalinata di oltre 900 gradini che porta alla cappelletta di San Bernardo e fino ai piedi del borgo di Campodonico.
Da qui una mulattiera scende al vecchio ponte in pietra e incontra alcuni casolari immersi nel bosco.
Giunti sul versante a mare sopra la frazione di S. Andrea di Rovereto, si prosegue fino alla collina delle Grazie, camminando su crêuze e sentieri affacciati sulla costa, circondati da uliveti e case rurali.
Raggiunto il santuario di N.S. dell’Ulivo a Bacezza, si scende in via Fiume a pochi passi dal centro.
L’anello dei mulini della valletta del rio Campodonico, un piccolo viaggio nel tempo tra i tanti sentieri di Chiavari.
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