Luoghi abbandonati, paesi fantasma, le nostre campagne sono ricche dei segni di vita un passato non troppo lontano.
In Liguria, appena ci allontaniamo dai paesini sul mare, troviamo una fitta rete di antiche vie e sentieri che costituivano un tempo le uniche vie di comunicazione.
Mulattiere lastricate di pietre consumate e creuze circondate da muretti a secco; i segni del lavoro umano si ritrovano ad ogni passo.
Non è così raro, lungo questi percorsi, incontrare case o gruppi di case ormai abbandonate e consumate dall’incuria e dal tempo. Luoghi abbandonati chissà quando, come , perchè.
In alcuni casi, quando il tetto crolla, il declino è inarrestabile, il bosco si riprende il suo spazio e in breve poco rimane di quelle strutture.
Altre volte, invece, si trovano case ancora in piedi, con le finestre, qualche crollo, ma comunque ancora nell’assetto originale.
Quando mi imbatto in questi luoghi abbandonati, non riesco a non incuriosirmi. Se le porte delle case sono aperte ed è evidente che le case sono abbandonate mi piace entrare in punta di piedi e smuovere la polvere che copre i segni di vite sospese, di storie dimenticate.
Luoghi dove lo scorrere del tempo ha preso un altra dimensione. Mi piace rimanere li, senza toccare nulla, osservare questi scampoli di vite passate, rimanere in ascolto di echi lontani.
Studio grafico: Loris Astesano
Realizzazione: Alberto Reineri