Sui nostri passi

IL RIFUGIO PARADISO

UN LUOGO MAGICO NEL CUORE DEL PARCO DEL FIUME MAGRA

Quella che voglio descrivervi oggi non è una vera e propria escursione ( il tratto da percorrere a piedi è decisamente breve ), ma non potevo non condividere con voi e farvi conoscere questo piccolo angolo di riviera decisamente particolare.

Situato sulla punta meridionale del Promontorio del Carpione , il sistema collinare che separa il Golfo di La Spezia dalla pianura alluvionale del fiume Magra, e con una magnifica vista sulla scogliera di Punta Bianca, si trova questo piccolo ” rifugio” , creato e curato da un gruppo di volontari locali con la passione per la scultura del legno.

Si tratta di una radura attrezzata con amache, sdraio e tavolini, tutti realizzati artigianalmente e con estrema cura, su cui potersi rilassare ammirando le Isole Palmaria, Tino e Tinetto che si stagliano all’ orizzonte.

Al centro della radura si trova anche una casetta in legno, in perfetto stile marinaro, sulla cui porta – lasciata aperta ad accogliere i visitatori – campeggia la targa “Rifugio Paradiso”.

Raggiungere questo luogo è semplicissimo, e se avete dei bambini, ne rimarranno incantati; inoltre potreste abbinare, come ho fatto io, questa visita ad un bel tuffo a Punta Bianca, e poi visitare il piccolo centro abitato di Montemarcello, che si trova ad un paio di chilometri di distanza, ed è considerato uno trai borghi più belli d’ Italia.

Il sentiero ha inizio dove finisce la strada ( ed inizia lo sterrato ) di Via Punta Bianca, ad Ameglia, dove troverete uno slargo in cui potrete lasciare la macchina.

Dopo pochi passi, si incontra una targa in memoria di 15 soldati italo americani, che proprio qui, vennero fucilati dalle truppe naziste . Questa non è l’ unica traccia che ci ricorda le tristi vicende storiche legate alla guerra che hanno coinvolto questo territorio: scendendo sul sentiero che porta alla scogliera ci si imbatte in un bunker a picco sul mare edificato durante gli anni ‘ 20 dalla Marina Militare italiana, e diventato roccaforte tedesca durante la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Poco più avanti la strada si divide, e per raggiungere il Rifugio Paradiso dovrete mantenere la destra . In una manciata di minuti incontrerete una sorta di anteprima di quello che vi aspetta: usciti dalla lecceta, infatti, un ampio pianoro accoglie una grande amaca , che guarda in direzione delle Alpi Apuane, che si ergono in lontananza, con le loro cime spesso avvolte dalla nebbia.

Una volta giunti qui, sulla vostra destra vedrete un cartello che indica il sentiero che conduce a Punta Corvo, e , alle sue spalle, un passaggio – non segnalato – che si apre in una sorta di recinzione in canniccio che protegge e racchiude questo piccolo luogo incantato.

Dopo averlo visitato e esservi rilassati, vi consiglio, come vi dicevo all’ inizio dell’ articolo, di scendere fino alla scogliera per un bel bagno. Per farlo potete tornare sui vostri passi fino al primo bivio e lì continuare a scendere lungo lo sterrato.

Dopo qualche centinaio di metri sulla destra si trova un cartello che indica un ulteriore sentiero che conduce a Punta Bianca, ma riporta anche il pericolo frane e un’ escursionista incontrato sul luogo mi ha sconsigliato di imboccarlo, consigliandomi invece di proseguire sulla sterrata , che in breve muta in una scalinata che scende fino al mare.

Se la vostra intenzione è quella di farvi un bagno, mi raccomando, prima di partire, mettete nello zaino un paio di scarpe da scoglio, perchè i massi sono scivolosi e in molti punti resi taglienti dalle cozze.

Inoltre tenete presente che qui l’ acqua diventa subito molto profonda, per cui, se siete con dei bambini, fateli entrare solo se sono buoni nuotatori…oppure…mettete nello zaino anche un paio di braccioli!

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Realizzazione: Alberto Reineri