Sui nostri passi

MONTE RAMACETO

IL MONTE RAMACETO

Il Monte Ramaceto per anni è stato il mio terreno di gioco prediletto per esplorazioni e avventure varie nella Val d’Aveto.

E’una montagna veramente unica, a causa della particolare origine geologica ha due versanti completamente diversi. Visto da Sud appare come un maestoso anfiteatro roccioso ben visibile che abbraccia la Val Cichero, sempre evidente anche dalla costa, con enormi e assolate bancate di arenaria appoggiate una sull’altra e una cresta aerea e spettacolare, dal versante Nord invece degrada dolcemente verso la Val d’Aveto con splendide faggete fino ai pascoli della Ventarola, un luogo unico e bucolico.

Ho percorso questa montagna, le sue vallette, i suoi passi e le sue pendici in lungo e in largo in tutte le stagioni e con tutte le condizioni meteo. In pieno inverno, ciaspolando sulla neve caduta la sera prima, si procede sul manto bianco immacolato con un senso di isolamento selvaggio rigenerante. Il silenzio ovattato del bosco innevato crea quel limbo nel quale tutto è lontano, il bianco che copre ogni cosa dilata le distanze e lo scorrere del tempo.

In tardo autunno, in particolare dopo una giornata di vento forte, mi piace affondare nelle foglie secche dei sentieri scavati dall’acqua, oppure camminare per ore nelle faggete avvolto dalla nebbia in una dimensione intima ed introspettiva difficile da trovare nelle giornate primaverili di pieno sole.

E poi in primavera, in quelle giornate terse di tramontana quando tutto è acceso dalla luce del sole e del blu intenso del cielo, camminare sulla cresta di arenaria godendo della vista sul mare e dei magnifici colori e profumi della natura risvegliata, o in piena estate per cercare il fresco dell’enormi faggete.

Preferisco partire da Ventarola, un piccolissimo borgo rurale dove anticamente sostavano le carovane di muli, carichi di merci, che attraversano le montagne per commerciare con le zone della costa, che conserva però ancora il fascino di un tempo. Attraversato il ponte si procede per una bella mulattiera che attraversa uno dei luoghi più incantevoli della Val d’Aveto con una successione di pascoli, radure, pratoni e torrentelli che si ritrovano simili solo sulle Alpi. Per chi non avesse voglia di faticare troppo, fermarsi anche solo qui e prendersi qualche momento di riposo varrebbe già il viaggio.

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