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TRAVERSATA RIF.BOZANO – RIF.REMONDINO

GIAS DELLE MOSCHE – RIF.BOZANO – BASSA DELLA MADRE DI DIO – RIFUGIO REMONDINO – PIAN DELLA CASA – GIAS DELLE MOSCHE

Siamo nuovamente nella splendida Valle Gesso, nel Parco Naturale delle Alpi Marittime, in provincia di Cuneo.

Questa che vi vado a descrivere è una bella traversata ad anello da godersi in due giornate pernottando al Rif. Bozano, circondati dai 3000 mt del Corno Stella e del massiccio dell’Argentera, attraverso la Bassa della Madre di Dio in un paesaggio selvaggio ed aereo, spesso in solitudine, non essendo inserito nei circuiti più frequentati dagli escursionisti.

La traversata dal Bozano richiede una buona capacità nel muoversi e orientarsi su pietraie e grandi massi in ambienti severi, spesso senza un sentiero vero e proprio, pertanto va affrontata solo da persone con una certa esperienza.

Ci troviamo nel cuore di queste montagne, in un posto che ha fatto la storia alpinistica di questa parte delle Alpi occidentali, una storia spesso senza grande clamore, ma dall’indiscusso valore. Fior di alpinisti si sono cimentati e divertiti su queste pareti, cercando spesso le vie meno scontate e facili.

 Il rifugio Bozano è per molti versi un posto mitico. Appollaiato su un piedistallo sotto la parete del Corno Stella in posizione aerea e panoramica è rimasto un posto “old style”, struttura tradizionale, interni in legno vissuti, essenziale come spazi e comodità. Questo secondo me deve essere un rifugio in montagna: un ricovero dalle intemperie, un posto dove riposarsi e rigenerarsi prima e dopo le lunghe giornate passate in quota.

Ricordo ancora quella sera quando, seduto al tavolo vicino a noi, ho riconosciuto il grande alpinista Patrick Berhault. Qualche minuto di imbarazzo e iniziamo subito a parlare dell’ultima sua impresa e del suo libro letto da poco ” Legato ma libero” . Come spesso sanno fare i grandi, Berahault si è messo a dialogare con semplicità ed empatia , riempendo la sala di un calore e di un emozione difficilmente descrivibile.

DESCRIZIONE

PRIMO GIORNO

Gias delle Mosche – Rif. Bozano
D+ 853 mt 2.30h

In realtà l’intero anello si potrebbe anche fare in giornata in ca 7.00 h di cammino escluso le soste per i più allenati e per chi non arriva da lontano in macchina come noi, ma come spesso accade in questi casi preferisco dividere l’escursione in due giornate.

Il primo giorno si tratta solo di salire al rifugio Bozano, partendo dal Gias delle Mosche. Arrivate a Terme di Valdieri, passate l’ingresso delle terme e subito dopo prendete la strada che sale a sinistra . Diventa presto una sterrata da affrontare con cautela a causa dei profondi canali di scolo. Arrivate al Gias delle Mosche, 1600 m, dove si trova lo slargo con il parcheggio e la partenza della salita per il rifugio.

Il sentiero, ben segnalato, si inerpica nella prima parte all’interno di un bosco di larici, con stretti tornanti e il fondo abbastanza accidentato dallo scolo delle acque. Si prende velocemente quota e si sbuca in un panoramico ripiano erboso, il Gias Saut 1847 m.

Il sentiero continua in dolce salita al centro della conca, dominato dalla mole del massiccio dell’Argentera di fronte a noi e del Corno Stella che inizia ad intravedersi sulla sinistra.

Arrivati nei pressi dei ruderi del Gias del Mesa 2060 m, si piega a sinistra su sentiero che sale con ampi tornanti su un bel costone. Si prosegue sempre davanti ad un panorama spettacolare fino ad arrivare agli ultimi zigzag che ci portano su alti gradoni al rifugio Bozano, ottimamente gestito da Marco.

Verso l’ora del tramonto, come spesso succede nei rifugi in montagna, è facile osservare gruppi di stambecchi che si avvicinano per bere o succhiare il sale e i licheni delle rocce. Uno spettacolo!

SECONDO GIORNO

Rif. Bozano – Bassa della Madre di Dio – Rif. Remondino – Piano della Casa – Gias delle Mosche D+ 200 m 5 h

Tra le cose che preferisco di queste escursioni è la partenza dal rifugio al mattino. L’aria “tesa” che induce a muoversi per scaldarsi e svegliarsi del tutto, la luce fredda che rende tutto sospeso e la consapevolezza di avere tutta la giornata davanti per divertirsi.

Dal rifugio si procede verso sud, seguendo i bollini di vernice tra massi e detriti , praticamente in piano, puntando la base dei contrafforti minori dell’Argentera.

Se sentite rumore di pietre mosse alzate lo sguardo, quasi sempre si tratta di stambecchi che corrono agili sui pendii detritici.

Si seguono sempre i segnavia e gli ometti, ben presenti su tutto il percorso, piegando a destra sotto la catena della Madre di Dio, quindi si affronta con secchi zigzag la ripida ma breve salita per arrivare alla selletta della Bassa Madre Di Dio.

Da qui in poi, il sentiero diventa una divertente traccia da seguire con attenzione tutta a saliscendi, in quanto per arrivare al Rif. Remondino dobbiamo superare numerosi costoni e vallette che precipitano verso il Pian della Casa.

Si inizia ad intravedere il rifugio in lontananza e si continua con i saliscendi fino ad arrivare ad una balza rocciosa che si supera facilmente in discesa grazie a delle corde fisse che aiutano la progressione.

Adesso in piano su sentiero erboso nel quale è facile perdere la traccia, poi un tratto con grandi massi da attraversare e arriviamo ad incrociare il sentiero che sale al rifugio.
Ancora un piccolo strappo in salita e possiamo concederci una bella birra e un pasto al rifugio Remondino.

Ormai non ci rimane che scendere sul bel sentiero recentemente risistemato, fino ad arrivare al Piano della Casa, dove scorrono le limpide acque che arrivano dal vallone del Ciriegia.

Da qui, su sterrata, scendiamo il magnifico Pian della Casa e arriviamo al parcheggio della partenza.


2 Commenti su "TRAVERSATA RIF.BOZANO – RIF.REMONDINO"

  1. Alex del Vela ha detto:

    Sito interessante dove posso passeggiare virtualmente senza lasciare il divano. 🙂

    1. Luigi ha detto:

      👍👍👍

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